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Olimpiadi – un riassunto degli ultimi giochi.

La rivincita degli sport minori, o sport dimenticati?

 

Sono terminati da poco più di una settimana i giochi olimpici di Rio ed era mia intenzione scrivere un post di riassunto, dove avrei potuto elencare le imprese e le storie delle atlete e degli atleti che hanno avuto risultati o hanno fatto parlare di se, nel bene o nel male; questo post sarà una sorta di riassunto ma andrà a toccare punti sulle Olimpiadi, punti di varia natura, cercando di trarne punti di riflessione.

Ogni quattro anni le Olimpiadi si presentano come un appuntamento obbligatorio e fanno scoprire a molte persone che ci sono molti sport dei quali non se ne sapeva l’esistenza; purtroppo questo accade “solo” ogni quattro anni.

Prendendo spunto da un articolo di Marco Sarti, pubblicato sul “Linkiesta” dal titolo “Noi campioni dimenticati…” , un’intervista a Daniele Molmenti medaglia d’oro ai Giochi di Londra 2012, ci ricordiamo di alcuni sport solo in occasione delle Olimpiadi ma dopo qualche mese dalla loro conclusione ce dimentichiamo.

… considero sbagliato parlare di sport minori, direi piuttosto sport silenziosi… Discipline in cui gli italiani vincono tanto, ma fanno rumore solo alle Olimpiadi.

Ci sono molte storie legate ai Giochi Olimpici, storie singolari molto interessanti, storie ispiranti; storie di successi ma anche di sacrifici e di impegno.

Sono venuto a conoscenza di varie storie seguendo in tv le Olimpiadi di quest’anno ma anche cercando su internet, ne è un esempio il blog di Luca Pelosi, giornalista che scrive articoli su storie legate a personaggi e atleti legati alle Olimpiadi e che mi ha fatto scoprire imprese e atleti singolari.

Link: lucapelosi.com

Dal suo blog ho scoperto che nella ginnastica ha gareggiato un’atleta, Oksana Chusovina, di 41 anni, età inusuale per una ginnasta, visto che queste atleta raggiungono l’apice della loro carriera molto giovani.

http://www.lucapelosi.com/2016/08/05/oksana-chusovitina-41-anni/

Oppure come quel maratoneta australiano quarantenne, Scott Westcott, che ha gareggiato la sua prima maratona olimpica ai Giochi olimpici di Rio. Una storia d’ispirazione.

Scott Westcott: la maratona finisce a 42.195 km, ma inizia a 40 anni

Consiglio di leggere il blog di Luca, si trovano sempre storie ispiratrici e interessanti. Se non siete avvezzi al mondo dei blog e di internet, ha scritto un libro su varie storie che ha pubblicato.

E gli atleti italiani?

Tra gli atleti italiani mi piace ricordare Elia Viviani che ha conquistato la medaglia d’oro nella disciplina dell’omnium, disciplina del ciclismo su pista. Si tratta di una competizione individuale composta da sei differenti prove a cui classifica finale viene stilata in base ai punti ottenuti dai ciclisti in ciascuna prova.

Link: Ominum

Un’impresa, quella di Elia, che mi ha appassionato e tenuto letteralmente incollato alla tv, soprattutto durante l’ultima gara, nella quale è stato travolto suo malgrado ma ha mantenuto in saldo il proprio atteggiamento e ha tenuto duro fino alla fine.

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Un’altra impresa che ricordo, è il percorso della nazionale italiana di pallavolo maschile che è arrivata a giocarsi la finale per la medaglia d’oro contro il Brasile. Un percorso emozionante che ha tenuto molte persone incollate a vedere le partite, facendo riscoprire a molti sportivi il mondo della pallavolo.

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Infatti la FIVB – (Federazione Internazionale di Pallavolo, ndr) si impegnerà in un maggior coinvolgimento dei fan in vista dei prossimi giochi Olimpici di Tokyo 2020, soprattutto in seguito al successo rilevato durante i Giochi di Rio; ne scrive un articolo interessante “Sport Business Management” sul sito, post riscontrabile al seguente link:

Dopo il successo di Rio 2016, la FIVB lavora per un maggiore coinvolgimento dei fan in vista di Tokyo 2020

 Le emozioni che hanno suscitato questi Giochi sono state tante, infatti vi invito a cercare su internet, anche sui link che ho pubblicato, le storie che vengono e sono state pubblicate.

Come ho iniziato questo post purtroppo determinati sport non vengono seguiti se non alle olimpiadi e un altro mio consiglio è di non aspettare altri 4 anni per entusiasmarsi per sport che vengono definiti “minori” o sport “dimenticati” ma di andare a cercare e guardare qualche evento a riguardo, anche se devo dire, che i giornalisti e/o gli addetti ai lavori ci mettono del loro, legati anche agli interessi legati a vari interessi; ma questa è una polemica sterile e inutile se non si cambia qualcosa.

Tra qualche giorno inizieranno le paralimpadi e potremo gustarci altre gare spettacolari.

La foto di testata è stata presa dal sito “www.si24.it”

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