La Casa è tutto. Apprensioni di una Bandiera.
La tua casa è tutto. Così scrive uno dei più grandi campioni dello sport italiano.
Francesco Totti, il Capitano giallorosso sta per chiudere un’epoca. E lo sa bene.
Ad una settimana dal suo ultimo atto, in quella che è stata la sua “casa” per oltre 25 anni, il Capitano si racconta in una lettera carica di emozione, ed apprensione.
Apprensione di chi sta per lasciare quella casa da protagonista, da guerriero…da simbolo.
Un’apprensione sana, come la passione che l’ha guidato in questi anni, anche fra qualche scivolone e qualche tentazione, come ammette lui stesso.
Ma d’altronde, la tentazione, se gestita, rafforza l’amore per la maglia, una maglia mai data per scontata ed il cui peso è stato sempre lo stesso, fin dal primo giorno.
Ed emerge l’umanità del campione, il cui destino, senza gli altri, senza “la casa” sarebbe forse stato radicalmente differente.
Un focolare che è sempre stato il fulcro della vita del Totti atleta e giallorosso, a partire dal nonno, tifoso della Magica e primo responsabile della romanità del Capitano, al papà, che lo ha portato a vivere l’emozione di quell’Olimpico che sarebbe stato il suo palcoscenico.
Last but not least, la compagine femminile, indispensabile. Dalla mamma che ha preservato il ragazzo alla sua Roma, prendendosi il rischio di rifiutare quella che è stata la prima offerta al Capitano da parte dell’AC Milan, alla compagna di una vita, che era al suo fianco mentre resisteva alle pressioni dei Galacticos.
Eccezionalmente, parliamo, anche se lateralmente, di calcio. Ma in effetti, dal 29 Maggio Roma non sarà più la stessa. Ma la casa, quella sì. E l’apprensione, anche.
Link: Lettera di Francesco Totti
Immagine di testata ricavata dalla pagina FB: Francesco Totti E Daniele De Rossi Le Nostre Bandiere